A te che hai bruciato i nostri monti
“A te che hai bruciato i nostri monti auguro la morte”.
Tantissime persone, di sicuro, hanno sperato ti succedesse proprio questo, io invece penso che l’estrema uscita di scena sia troppo facile. A te che hai bruciato i nostri monti auguro di vivere col rimorso per aver distrutto il Paradiso. Auguro che ti trovino e che ti condannino ai lavori forzati, schiena piegata a ripiantare tutti gli alberi che hai bruciato, uno per uno. Ma, purtroppo, siamo in Italia e sappiamo entrambi che non ti succederà quasi nulla.
Io lo so che dopo aver dato vita alle fiamme ti sei messo li a goderti lo “spettacolo” dei soccorsi fra fuoristrada, autobotti, elicotteri e Canadair. Magari anche con una vaga aria di soddisfazione che ti faceva scappare pure un sorriso. Mentre centinaia di Eroi (perchè chiunque ha messo a repentaglio la sua vita per fermare l’incendio per noi questo sono: Eroi) si stavano facendo in quattro per fermare l’inferno che te hai creato come un Satana “de no artri” non sappiamo ancora come.
A te che hai bruciato i nostri monti auguro di perdere la tua casa come è successo ad alcuni abitanti di Montemagno. Di perdere il lavoro com’è successo a chi si è visto andare in fumo gli uliveti oppure gli alveari dove migliaia e migliaia di api lavoravano ogni giorno per produrre ottimo miele che, forse, una volta avrai gustato anche te.
Forse te non sai cosa significano quei monti per noi Pisani. Fra i loro alberi noi ci divertiamo, ci facciamo le grigliate, le corse in bicicletta, i percorsi a piedi. Ci andiamo a gustare il sole che si tuffa a bomba nel mare che, col suo tramonto, da vita ad uno dei luoghi più romantici di tutta la Toscana. Da lassù si domina una buona parte di questa bellissima Regione, ma forse lo sai già perchè anche te conosci quei posti. Forse li conosci meglio di tanti noi, perchè quello che hai fatto purtroppo l’hai fatto maledettamente bene. Ti tornerà tutto indietro, lo so.
Ma una cosa devi sapere. Hai ferito gravemente il nostro “polmone verde”, il nostro enorme “parco giochi”. Ma tornerà, tornerà più grande e più bello di prima. Alla faccia tua e di tutti quelli che, come te, appiccano incendi uccidendo la natura senza pietà.
Forse in questo momento starai brindando alla “missione compiuta” ma sappi una cosa: Non hai vinto. Abbiamo vinto noi, perchè grazie al tuo gesto criminale e scriteriato, ci siamo riscoperti comunità, uniti in uno sforzo comune per aiutarci e far rinascere quello che tu hai ucciso.
Ti saluto e ti auguro il peggio,
Matteo