Vespa Parade… pazzesca!
Infinita, colorata, vivace… pazzesca; la Vespa Parade del Vespa World Days non ha abbastanza aggettivi per essere descritta. Circa 15km e un’ora intera passava dalla prima all’ultima Vespa del lunghissimo serpentone, stimate dalle 25 alle 30 mila persone in sella alla Vespa. Tantissimi “imbucati” che pur essendo, se vogliamo, irrispettoso verso chi ha regolarmente pagato, eccezionalmente questa volta ha arricchito questa sfilata maestosa e piena di passione.
Il corteo è partito da Viale Italia a Pontedera, attraversando il cuore della Città, per poi dirigersi verso la frazione di Il Romito. dopo di che abbiamo percorso Via delle Colline e la Strada della Fila fino a Peccioli che abbiamo attraversato “da sotto a sopra” passando sotto alla passerella “Endless Sunset” dove ci ha salutati la Direzione Piaggio, Museo Piaggio e Vespa Club Italia oltre che altre cariche istituzionali. Scesi da Peccioli abbiamo imboccato la Via delle Colline per ricongiungersi alla strada dell’andata, dopo aver attraversato Forcoli, per tornare a Pontedera.
La “mia” Vespa Parade
Come ho già accennato nell’articolo dove vi racconto il “mio” VWD, quel Sabato siamo partiti da Ponsacco insieme ad altri ragazzi del V.C. Valdera alla volta del Village a Pontedera. Alcuni di noi, me compreso, dovevamo ancora prendere l’ormai “mitologica” maglietta dell’evento.
Svolta questa importante commissione, ci siamo tutti diretti verso il punto di partenza: Viale Italia. Purtroppo il meteo non sembrava essere dalla nostra parte: era appena passato un forte temporale e le nubi stavano ancora rincorrendosi nel cielo sopra Pontedera.
Il Viale stava già cominciando a riempirsi di Vespisti da ogni parte del Mondo, si respirava un’aria di festa, densa di passione e di voglia di divertirsi; un’atmosfera magica!
Fra una chiacchiera e l’altra sono anche stato intervistato per un video che non so se è già uscito oppure no; mi è stato chiesto cosa è la Vespa per me e non potevo non rispondere “Libertà”. La libertà di muoversi, di divertirsi, da soli ed in compagnia; quella libertà che ha portato migliaia di persone a Pontedera per far festa.
Partenza!
La partenza della Vespa Parade è stata la parte più emozionante: il sole ha iniziato a splendere, tutti siamo passati in mezzo ad “ali” di centinaia di persone festanti; tutti a salutarci con gioia. Un momento che ha commosso me e non solo, sotto ai caschi c’erano sorrisi a 32 denti ed anche qualche lacrima.
Da Viale Italia abbiamo oltrepassato il Ponte Napoleonico per entrare sul “Piazzone” ed uscire poi dal centro attraverso “Piazza de’ Pini” (rispettivamente P.zza Martiri della Libertà e P.zza Garibaldi). Usciti da Pontedera abbiamo attraversato le frazioni di Il Romito e Val di Cava per poi continuare sulla SP11 in direzione di Peccioli.
Al “cospetto” di Peccioli
Poco prima dell’abitato di Forcoli il lunghissimo serpentone devia sulla SP64, percorrendolo tutto in direzione di Peccioli; arrivati al di sotto del paese ci siamo fermati per ricompattare tutto il gruppo e ne abbiamo approfittato per toglierci la tuta anti pioggia che ci stava facendo ormai morire dal caldo. Il colpo d’occhio una volta fermi è maestoso: davanti non si vede l’inizio e dietro non si vede la fine del gruppo; un “mare” di Vespa e di Vespisti. “Mai visto questo” direbbe Marc Genè.
Poco dopo ripartiamo per “scalare” il colle di Peccioli attraverso i suoi tornanti che arrivano precisamente sotto la passerella “Endless Sunset” dove ci aspettavano i “pezzi grossi” e Dario: un amico che abita li vicino e che sono per fortuna riuscito a vedere in mezzo a tantissime altre persone per dargli il cinque in movimento. Una scena quasi da film.
Il ritorno al Village
Attraversiamo tutto il centro storico di Peccioli per poi scendere attraverso la SP41 e ricongiungerci con la SP11 in direzione di Forcoli dove riprendiamo la stessa strada dell’andata.
Così, tutto il grandissimo gruppo di Vespisti torna al Village e, incredibile ma vero, appena metto al Vespa sul cavalletto nel parcheggio recintato, ricomincia a piovere. Il meteo ha voluto salvarci.
Per tutto il percorso c’erano tantissime persone che volevano salutare il nostro passaggio. E’ stato commovente e mi ha riempito di orgoglio. Orgoglio di appartenere a questa “famiglia allargatissima” che è quella Vespista, orgoglio per la mia Terra, la Valdera, che ha risposto in blocco “presente” a questa straordinaria manifestazione e soprattutto orgoglio per la Vespa che è stata la causa di tutta questa meraviglia.
Grazie a tutto questo per aver fatto si che tutti noi abbiamo potuto godere di un’esperienza così bella e toccante.
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Foto di copertina: Ass.ne Fotografica “La Torre”