Alla scoperta della Valdera

In Vespa alla scoperta della Valdera

La Valdera, lingua di terra di 624 kilometri quadrati nel cuore della Provincia di Pisa, culla della Vespa. Eh si, Pontedera è situata proprio alla fine di questo territorio.

La Valdera deve il suo nome al fiume che scorre al suo interno, l’Era. Questo fiume sgorga alle pendici di Volterra e scorre attraverso i comuni di Lajatico, Chianni, Peccioli, Terricciola, Casciana Terme Lari, Capannoli, Palaia, Ponsacco e appunto Pontedera; dove poi il fiume si riversa nel fiume Arno.




Questo territorio fin dall’antichità è sempre stato strategico, dove sorsero borghi fortificati e grandi attività commerciali. In epoca medioevale, la Valdera, è stata oggetto di lotte e contese per la supremazia sul territorio da parte delle città di Lucca, Pisa e Firenze.

L’Alta Valdera

L’Alta Valdera è la parte più a monte della valle scavata dal fiume Era. Questa parte di territorio racchiude il comune di Lajatico, Chianni, Peccioli, Terricciola, Palaia e Capannoli.

Il paese di Lajatico, sorge su una collina che fa da spartiacque fra la Valdera e la piccola valle del torrente Sterza; a circa 200 metri sul livello del mare. Antico castello smantellato dai fiorentini nel 1435, oggi è uno dei borghi più belli della Toscana. Questo paese ha dato i natali a Andrea Bocelli, tenore di fama mondiale. Infatti proprio a Lajatico si trova il Teatro del Silenzio, un’opera artistica dedicata al tenore, dove si tiene un solo concerto l’anno nel mese di luglio. L’inizio di ogni spettacolo è scandito dal tramonto donando così luci e colori in uno scenario unico nel suo genere.

Un territorio di novità e tradizione

Il territorio di Chianni si estende fra il fiume Era, il torrente Fine e i monti Vaso e Vitalba. E’ costellato di boschi di castagno, soprattutto nel piccolo paese di Rivalto dove ogni anno in ottobre si celebra la famosa “sagra della castagna e del marrone”. Il centro storico di Chianni è arroccato sul versante della collina che divide il Fine dall’Era. Storicamente, negli anni che vanno dalla seconda metà del 1100 fino alla prima metà del 1300, questo piccolo borgo è stato conteso fra Pisa, Volterra e Firenze. Anche Chianni come Lajatico è uno dei borghi toscani più belli, con le sue stradine incorniciate dagli edifici ornati da fiori di mille colori e i suoi bellissimi paesaggi, soprattutto nel periodo primaverile – estivo.

Anche Peccioli è situato su un’altura a circa 150 metri sul livello del mare, e anch’esso domina la Valdera dall’alto. Storicamente era sede di un castello feudale, il quale esercitava un grande potere in tutta la Valdera. Nel 1885 l’architetto Bellincioni disegnò e fece costruire il caratteristico (unico mi azzardo a dire) campanile, con una forma appuntita simile ai tetti delle case dei sultani. Luogo famoso nel territorio di Peccioli è anche il parco preistorico, nel quale si possono ammirare modelli di dinosauri a grandezza reale.

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Verso valle

Il borgo di Terricciola sorge su una collina tufacea a circa 210 metri sul livello del mare e, come Chianni e Lajatico, separa due fiumi: la Cascina e l’Era. Antica sede di un vecchio castello con numerose torri, oggi sulle fondamenta di quel castello è stata costruita una chiesa. Nel sottosuolo si possono ammirare anche delle tombe di epoca etrusca. Il paese di Terricciola è stata nominata anche Città del Vino per la sua famosissima produzione di varie tipologie di vini come il Chianti delle Colline Pisane D.O.C.G. e altri vini D.O.C.

Il paese di Palaia sorge su una collina a circa 240 metri sul livello del mare, fra i torrenti Chiecina e Roglio. Quest’ultimo è uno dei maggiori affluenti del fiume Era. La prima testimonianza di Palaia risale all’era etrusca con numerosi ritrovamenti di reperti. Nell’anno 1000 il castello di Palaia era sotto il potere della città di Lucca per poi successivamente essere conquistata da Firenze.

Oggi Palaia, con le sue frazioni, rappresenta un territorio quasi fuori dal mondo moderno, si respira aria pulita, lontano dai traffici cittadini ed industriali.

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Il paese di Capannoli varia dall’altezza di 25 metri sul livello del mare fino ai 148 della sommità dove è situata la chiesa di San Bartolomeo. Anch’esso storicamente contestato fra i poteri di Lucca, Pisa e Firenze. Il castello medievale fu distrutto e sulle sue ceneri, verso la fine dell’800, fu costruita la tutt’ora visibile Villa Baciocchi. Al suo interno fra i tanti soggiornò anche la sorella di Napoleone: Elisa Bonaparte, moglie del conte Baciocchi che appunto da il nome alla villa. Oggi è un museo zoologico con una sezione archeologica con reperti trovati in giro per la Valdera. Santo Pietro Belvedere, frazione di Capannoli, deve il suo nome al paesaggio spettacolare di cui si gode dalla sua chiesa, costruita sulle rovine dell’antica rocca.

La Bassa Valdera

La Bassa Valdera è la parte finale della Valdera, quella più vicina alla foce del fiume ed all’Arno. Questo territorio racchiude i comuni di Casciana Terme Lari, Ponsacco e Pontedera.

Casciana Terme Lari è per l’appunto l’unione dei Comuni di Casciana Terme e Lari, sorto dopo il voto referendario del 2013. Casciana Terme è, come si intende dal nome, famosa per le sue terme, dove sgorga naturalmente acqua termale a 36°. Tramite la strada provinciale di Monte Vaso si arriva a Collemontanino, dove si può godere della vista mozzafiato di tutta la Piana che da Ponsacco va fino a Pisa e poi al mare.

Lari è il paese della Bandiera Arancione, cioè un “marchio di qualità” dato al paese e al suo territorio dal Touring Club Italiano. Il borgo è sviluppato all’interno delle mura del suo castello denominato Castello dei Vicari, costruito dai Longobardi nel XI secolo. Oggi il territorio di Lari, più precisamente la frazione di Perignano, racchiude una parte del cuore commerciale (purtroppo in declino) della Valdera.




I due paesi principali

Ponsacco di circa 15’000 abitanti, è il primo grande paese che si incontra lungo il corso dell’Era. E’ un paese che affonda le sue radici nell’era etrusco/romana, infatti la disposizione del centro storico è in perfetto stile romano con la via principale (il corso) e le stradine perpendicolari adiacenti (le rughe). Da sempre è un centro di enorme importanza strategica collegando direttamente le colline dell’Alta Valdera e il mare con Pisa ed il suo porto. Per questo motivo, centro di sanguinose battaglie per il suo controllo da parte dei Pisani e dei Fiorentini; conseguentemente fu fortificato diventando così un castello.

Negli anni del dopoguerra, Ponsacco diventò il principale polo del mobile della Provincia pisana insieme a Cascina. Guadagnandosi così l’appellativo di Città del Mobile, ospitando infatti la Mostra permanente del Mobilio e della lavorazione del legno.

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Pontedera deve il suo nome all’ultimo ponte sull’Era, demolito dall’alluvione del 1966. La città è la culla della Vespa, lei è nata li, negli stabilimenti Piaggio. Praticamente tutta la popolazione dell’area della Valdera ha o ha avuto minimo un parente che ha lavorato in Piaggio per costruirla. Pontedera è la Vespa, con il suo Museo Piaggio dove si ripercorre e si respira la storia della Vespa.

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Questa è la Valdera in poche parole, con i suoi bellissimi scorci e i suoi paesi e paesini. Partendo sempre da Pontedera; vi farò sicuramente venire la voglia di far mangiare queste strade alle ruote della vostra Vespa.

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Matteo Becuzzi

Ciao, sono un ragazzo di 27 anni con una passione sfrenata per i motori, in particolare per la Vespa, mia compagna di avventure dal 2012. Ho anche un debole per la Ferrari, ma questa è un'altra storia...