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Viaggio a Follonica – 110km su una sola strada

Per inaugurare al meglio questo 2020 mi sono concesso un viaggetto di circa 230km in giro per la Toscana, di cui 110km percorsi su una sola strada alla volta di Follonica: una città in Provincia di Grosseto metà di tantissime persone nel periodo estivo.

La strada in questione è la “Strada Regionale 439 Sarzanese – Valdera”: ha inizio da Pietrasanta (LU) e finisce proprio a Follonica (GR), la meta del mio viaggio. Fra queste due città c’è praticamente tutta la Toscana da nord a sud.

Partenza!

Domenica alle 9 ho acceso la Vespa, ingranato la prima e, insieme alla mia ragazza, ho messo le ruote verso sud per i primi metri sulla SR 439 che passa proprio in mezzo al paese. I primi 30km circa li passo risalendo la Valdera, passando in rapida successione l’abitato di Capannoli e Selvatelle fino a La Sterza, piccola frazione del comune di Lajatico, dove ha passato la propria infanzia il grande Andrea Bocelli.

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Oltrepassata La Sterza, continuando sempre sulla SR 439, ci dirigiamo ancora verso sud fino al bivio con la strada che conduce a Volterra, qui inizia il divertimento: ci lasciamo la pianura alle spalle e proseguiamo in collina verso Saline di Volterra vedendo rapidamente trasformare la strada da lineare e noiosa a tortuosa e molto divertente!

Piena di saliscendi e curve sia dolci che secche, percorriamo i circa 10 km che ci separano da Saline di Volterra assaporando quel sano e puro divertimento che regala viaggiare in Vespa; quanto mi mancava questa sensazione!




LarderelloSosta a Saline di Volterra

Saline di Volterra era ed è tutt’ora un importante crocevia per chi viaggia sulla direttrice che stavamo percorrendo noi, la SR 439, ma anche per chi si dirige o arriva dal mare: infatti li incrocia anche la SR 68 che collega Cecina (LI) con Poggibonsi (SI) la quale è affiancata anche dalla ferrovia. La storia e l’importanza di Saline arriva da molto lontano e, si capisce dal nome: la produzione del sale!

Arrivati a Saline sentivo quel bisogno irrevocabile di una sostanza vitale per il genere umano: il caffè. Quindi ci siamo fermati al “Bar Jolly” nel centro del paese e ci siamo gustati il meritato caffè.

Tornati in sella continuiamo la nostra “cavalcata verso sud” entrando in un altra tipologia di scenario fra i molti che vengono attraversati da questa strada: il territorio geotermico.

Infatti la “Sarzanese – Valdera” passa anche dalla “capitale” del geotermico in Toscana: Larderello; qui e nel territorio circostante è possibile odorare il classico odore dello zolfo riconducibile alla puzza delle uova marce.

Non a caso la zona si chiama “Valle del Diavolo”, il nome deriva dall’attività geotermica: cioè le uscite di aria e fanghi caldi dal sottosuolo. Entrandoci, il paesaggio cambia radicalmente rispetto a quello trovato pochi km prima: il territorio è più brullo e le sfumature tendono tutte al “rossiccio”; ovviamente svettano alte le torri di raffreddamento col fumo che si alza dalle loro sommità.

Monterotondo Marittimo – Parco Geotermico delle Biancane

La Vespa continuava a danzare sinuosa sulle curve che ci offriva la strada e in rapida successione passiamo Pomarance, Larderello e Castelnuovo Val di Cecina: ultimo baluardo a sud della Provincia di Pisa; infatti da qui entriamo in provincia di Grosseto.

Dopo circa 40km dalla ripartenza dopo il caffè lasciamo per un attimo la SR 439 per una breve deviazione verso Monterotondo Marittimo (GR) dove ero già stato 5 anni fa con la scuola e volevo tornarci per ricordare “i bei tempi andati”.

Messa la Vespa sul cavalletto ci siamo incamminati verso il “Parco Geotermico delle Biancane”; questa zona offre un percorso naturalistico attraverso uno degli angoli più belli di tutta la “Valle del Diavolo”. Sembra di essere su un vulcano: si vedono le “fumaiole” provocate dal calore del sottosuolo che risale verso la superficie, colate di zolfo qua e la e tantissimi altri straordinari effetti dell’attività geotermica. Oltre al percorso naturalistico è possibile visitare un museo dove si ripercorre tutta la storia della geotermia in Toscana.

Ma da qui si intravede la nostra destinazione finale: Follonica, ed era ora di rimettersi in viaggio.




Spiaggia di FollonicaArrivo a Follonica, ma prima…

Rimessi in viaggio sulla SR 439 ci incamminiamo alla volta di Follonica; subito il paesaggio cambia diventando verde e rigoglioso: siamo sulle “Colline Metallifere”! Dopo pochi km, però, lo stomaco ha iniziato a farsi sentire! Si era fatta l’ora di pranzo, decidiamo di fermarci a nei dintorni di Massa Marittima (GR); più precisamente in una zona chiamata “Bellavista” dove si arriva attraverso una strada sterrata.

Ci siamo fermati all’ombra di un bellissimo leccio e li abbiamo capito il perchè di quel nome: immersi nella natura potevamo abbracciare tutte le “Colline Metallifere”!

Finito di mangiare, ripartiamo da Massa Marittima e scendiamo dalle colline di nuovo in pianura; dopo 130km dalla partenza arriviamo a Follonica!

Parcheggio la Vespa vicino al mare e ci godiamo una bella passeggiata sul meraviglioso mare d’inverno: senza la folla estiva!

Ritorno a casa…

Dopo esserci riposati sulla bella spiaggia di Follonica siamo ripartiti per tornare a casa, ovviamente seguendo un’altra strada: risaliamo da Piombino per poi passare da San Vincenzo, Cecina, Orciano Pisano e arrivare finalmente a casa.

Circa 230 km percorsi per questo bel tour Vespistico in Toscana; lontani dal caos delle città e immersi nella bellezza della natura… l’essenza del Vespismo secondo me.

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Matteo Becuzzi

Ciao, sono un ragazzo di 28 anni con una passione sfrenata per i motori, in particolare per la Vespa, mia compagna di avventure dal 2012. Ho anche un debole per la Ferrari, ma questa è un'altra storia...